Luigi Colani

Luigi Colani nasce a Berlino nel 1928.

Il padre, architetto cinematografico italo-svizzero, e la madre, anch’essa impegnata nell’ambiente teatrale, alimentano la fantasia e la manualità di Luigi fin dalla sua primissima infanzia, incentivandolo a costruirsi i propri giocattoli.

Dopo la guerra Colani segue corsi di pittura e scultura all’Accademia di Bella Arti di Berlino.

Successivamente si trasferisce a Parigi per seguire alla Sorbona i corsi di aerodinamica.

A connotare la sua opera di designer sono da un lato le esperienze di bambino, amante dei mezzi di trasporto e costruttore fantasioso; dall’altro la fascinazione per le forme della Natura e gli studi parigini.

Al nome di Colani si associano in particolare macchine sportive dalle linee fluide e avveniristiche, e veicoli spaziali dalle forme spiccatamente organiche.

Nella sua lunga carriera, lo “scienziato della forma” ha lavorato per le principali marche automobilistiche, tra cui Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Wolkswagen e BMW.

Negli anni Sessanta si è dedicato alla progettazione di componenti e mobili d’arredo e negli anni Sessanta ha espanso la sua creatività in diversi settori, dai complementi d’arredo ai camion, dalle cucine alle penne a sfera e televisori.

Di quel periodo anche i brevetti per l’impugnatura della Canon T90, e i progetti per le turbine degli aerei di linea.

Eco-designer di fama internazionale, fonte di ispirazione per tutti i più grandi designer degli ultimi cinquant’anni, Luigi Colani ha predetto già negli Anni Sessanta la distruzione della Natura: da questa drammatica prospettiva, e dalla consapevolezza del suo debito verso la Natura – che era solito riassumere dicendo che le sue opere erano “per il 90% ispirazione della Natura, e per il 10% trasformazione Colani” -, nasce il concetto di BioDesign.

Luigi Colani scompare il 13 settembre 2019 lasciando a noi l’eredità del suo pensiero e l’impegno per la salvezza della Natura.